impianto idraulico

Come realizzare un impianto idraulico

Un impianto idraulico è un sistema relativamente semplice, tuttavia complesso nelle varie fasi di realizzazione qualora dovesse esser fatto ex-novo. Fondamentalmente gli impianti idraulici non sono poi così diversi tra loro: abbiamo sempre l’acqua fredda che entra nell’abitazione, per poi convogliare in una caldaia, che se necessario provvede a scaldarla.

Ogni elemento quindi richiederà un tubo dell’acqua fredda, uno dell’acqua calda, ed ovviamente un sistema di scarico (spesso con sifone per evitare reflussi di odori) che convogli il tutto alla fognatura delle acque nere. Gli impianti differiscono non sono nel sistema in sé, ma nel modo in cui essi vengono installati e nei materiali utilizzati. Vediamo insieme i principali sistemi di impianto.

Quali sono i principali sistemi di impianto idraulico?

Tra i sistemi principali di impianto, troviamo sicuramente il sistema ad “adduzione“, in cui abbiamo una tubazione interrata, da cui poi partono le varie reti di distribuzione alle utenze. I materiali con cui l’impianto di adduzione viene realizzato, prevedono principalmente ormai tubature in polipropilene, lavorabili con una cesoia a scatto e polifusore per poter appunto tagliare e ri-unire le tubazioni al bisogno.

Come invece succede per abitazioni meno recenti, è possibile anche prevedere tubazioni in rame per l’impianto. Essendo il rame un ottimo conduttore di calore, per evitare cali di rendimento si usa quasi sempre un tubo rivestito all’esterno da una guaina di plastica o poliuretano. In questo caso gli attrezzi che dovremmo utilizzare per realizzare l’impianto comprendono tagliatubi a rotella, sagomatore curvatubi e relativi raccordi per filettature idonee, oltre che saldatore per rame e relative ghiere e ogive.

Naturalmente dopo aver realizzato completamente il sistema, bisognerà mettere in pressione l’impianto idraulico stesso, in modo da garantire la corretta circolazione dell’acqua con la giusta compressione. Inoltre è importante anche andare a controllare il corretto funzionamento dei sanitari, e la pendenza dello scarico del wc, in modo da così da essere sicuri che l’acqua scorra correttamente e che non ci siano problemi di nessun genere.

Impianto idraulico: consigli per migliorare il suo rendimento

E’ possibile, con qualche piccola accortezza, migliorare notevolmente la qualità ed il rendimento dell’impianto. Possiamo ad esempio identificare i tubi ed il loro posizionamento grazie ad appositi rilevatori in grado di riconoscere anche tondini metallici e cavi elettrici, per ripristinare la funzionalità dell’impianto solo dove è presente la perdita.

Un’altra miglioria importante nell’impianto, sono gli accessori idraulici, che permettono di risparmiare fino al 50% della quantità utilizzata. Un analisi in merito mostra che il consumo idrico giornaliero equivale a circa 135 litri a persona. Non è difficile comprendere che molto di questo consumo equivale a perdite o ad un utilizzo inappropriato.

Per evitare questi sprechi possiamo ad esempio rafforzare le giunture con il nastro di teflon, che possiede ottime caratteristiche di inalterabilità per evitare perdite ad ogni raccordo. Molto utile è anche la canapa, infatti, avvolgendola prima intorno alla giunzione filettata e poi in senso orario lungo la filettatura (fino a riempire lo spazio fra i filetti), si eviteranno ingenti perdite. Successivamente si applica la pasta per guarnire e si avvita il tutto.

Per sigillare i raccordi si consiglia ormai di utilizzare le guarnizioni liquide, indicate soprattutto per sigillare filettature con tubi metallici. Tali guarnizioni resistono a dilatazioni termiche impressionanti, evitando perdite una volta murato l’impianto e facendo risparmiare non solo il denaro per l’acqua in eccesso, ma anche quello per una eventuale ristrutturazione per un eventuale perdita futura.

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