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Progetto impianto elettrico: chi può firmare il documento

Creare un impianto elettrico non è un gioco da ragazzi, infatti se creato erroneamente può portare a gravi danni in tutta l’infrastruttura come i vari elettrodomestici. Per tanto in questo articolo, scritto con l’aiuto delle informazioni messe a disposizione dall’elettricista a Torino disponibile su questo sito, andremo a scoprire le varie categorie degli impianti elettrici, e in base a questi ultimi quali sono le figure professionali autorizzate alla firma del progetto.

Quali sono le categorie di impianti elettrici

Un impianto elettrico ha diverse dimensioni e luoghi di utilizzo, ecco i tipi di impianti elettrici:

  • Livello Base: ovvero per piccoli appartamenti o piccoli negozi, dove vengono inseriti i sistemi essenziali come luci e prese di corrente, collegamenti telefonici e di rete;
  • Livello Standard: in questo caso abbiamo un sistema più complesso per aziende di medie dimensioni e case, infatti vengono implementate a quella di base l’uso di apparecchiature come allarmi di prossimità, sistemi anti-intrusione, videocitofoni e video sorveglianza, maggiori punti luce e un sistema integrato in grado di diminuire gli sprechi elettrici;
  • Livello Domotica: questo sistema è il più completo, viene utilizzato per case domotiche e aziende di grandi dimensioni. Vengono implementati i sistemi di automatizzazione, che potrebbero essere luci ad attivazione remota, o attivazione del sistema di raffreddamento e riscaldamento automatici in base ad una temperatura preimpostata, rilevatori anti-incendio di vario tipo(fumo ,gas) e allagamento.

Tipi di impianti elettrici

In base al decreto (DM 37/2008) gli impianti elettrici si suddividono in varie tipi, che devono essere contrassegnati nel seguente modo:

  • Impianti/sistemi telefonici, di segnalazioni e cablaggi strutturati;
  • Impianti di videosorveglianza;.
  • Impianti/sistemi per la gestione elettronica del flusso di dati, e gestione archivi;
  • Database, Server farm, DataServer;
  • Impianti/Sistemi a controllo numerico e di automazione in genere.
  • Impianti/Sistemi per linee per telegrafia, telefonia, radiotelegrafia e radiotelefonia, impianti in fibra ottica, ponti radio analogici e digitali, reti locali (LAN) e geografiche (VLAN);
  • reti wireless per trasmissione dati, sia Wi-Fi che Hiperlan.

Quando è necessario redigere un progetto per l’impianto elettrico

Creare il progetto è necessario nei seguenti casi, che vanno in base a delle caratteristiche ben definite:

  • In caso di lavori effettuati in un condominio e in case singole con una portata maggiore di 6KW o con una superficie maggiore di 400mq;
  • In caso di superamento di 1200VA delle lampade fluorescenti o catodo freddo;
  • In attività produttive, commercio e settore terziario, ma devono superare una tensione di 1000V includendo la bassa tensione, o una potenza superiore ai 6KW;
  • Impianti di case o ambienti in cui sia vigente la normativa CEI(Uso medico, rischio di incendio, esplosione), e con scariche atmosferiche in edifici superiore a 200 mc.

Documenti necessari per il progetto dell’impianto elettrico

I documenti necessari sono lo schema elettrico dell’impianto, la Dichiarazione di Conformità, questi sono essenziali e devono essere creati dal soggetto preposto che molte volte viene identificato come lo specialista che crea l’impianto.

Chi firma il progetto per l’impianto elettrico

Le regole che disciplinano la firma dei documenti sono all’interno del seguente articolo: art. 4 del Decreto n. 37 del 22/01/2008 per ulteriori informazioni consultare la pagina che trovi a questo link. All’interno di questo articolo vi è scritto che ogni impresa è obbligata a designare un Responsabile Tecnico, ovvero la figura che si occupa di creare l’impianto elettrico, e deve controllare la sicurezza e della esecuzione a norma dei lavori.

Il Responsabile Tecnico deve avere almeno uno dei seguenti titolo o esperienze lavorative/professionali:

  • Diploma universitario in materia tecnica;
  • Diploma o qualifiche di scuola secondaria con specializzazione tecnica, e avere un’esperienza lavorativa di almeno 2 anni in una azienda specializzata nel settore;
  • Titolo o attestato in materia di formazione tecnica e un’esperienza lavorativa di almeno 4 anni in una azienda specializzata nel settore;
  • Prestazione lavorativa di almeno tre anni, escludendo il tirocinio e come operaio qualificato, ma come operaio qualificato e specializzato nell’attività svolta (creazione e cura di impianti elettrici).