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Come informarsi sui prezzi di prodotti e servizi

Da qualche anno Internet è diventato la fonte più importante per scoprire prezzi e caratteristiche, esplorare nuove proposte e per perdersi in ore di navigazione alla ricerca di un dato attendibile. Molto spesso in mezzo al mare di proposte non si riesce a capire quali sono interessanti sul serio e quali da evitare.

Trovare il sito più adatto per scoprire tutte le informazioni di cui si è alla ricerca è un procedimento relativamente semplice e richiede un po’ di esperienza sulla rete. Vediamo come fare a informarsi sui prezzi di prodotti e servizi.

Distinguere i siti clickbait

Per quanto la pubblicità sia l’anima del commercio, su internet molto spesso si esagera. Un buon portale che dà informazioni, è spesso quello che possiede pochi pop-up che spingono a cliccare per finire su siti di gossip.

Se la landing page, cioè la pagina su cui si arriva seguendo il link trovato con ricerca su Google, è piena di banner e pubblicità che rendono impossibile la lettura del testo, meglio tornare indietro e lasciarla lì dov’è. Con tutta probabilità il contenuto che troveremo è di seconda mano, molto stringato e poco soddisfacente. È una pagina che serve soltanto per guadagnare sui curiosi.

Un buon portale invece è indicizzato, pulito ma non privo di banner che gli servono per sopravvivere, ma soprattutto aggiornato. Contiene schede scritte con un ordine preciso e con un linguaggio semplice, perché l’informazione deve arrivare al lettore. Ospita link qualitativamente utili, cliccando sui quali ci si trova su pagine che approfondiscono l’argomento e non su siti di gossip sensazionalista.

Per informarsi sui prezzi di prodotti e servizi è online da tempo il portale AuMuch, nel quale è possibile consultare l’articolo di proprio interesse e, se assente, scrivere alla redazione per produrre quello relativo alla propria ricerca.

Controllare i risultati

Il servizio di Google lavora per controllare che i siti si possano considerare attendibili sotto tanti punti di vista. L’algoritmo verifica che non rientrino in circoli viziosi, che i link presenti siano di approfondimento e non pagine di pubblicità e che grosse aziende abbiano puntato su questi siti per i loro prodotti.

Solitamente i risultati buoni su Google si trovano con le keywords, parole che li descrivono e sono quelli in cima, nelle pagine più avanti si trovano informazioni di seconda mano e poco attendibili, fino al mare confuso di sito che mettono le usano soltanto nella speranza di attirare qualche click, ma non offrono un vantaggio per l’utente.

Per i prodotti e i servizi, più ci si trova vicini alla fonte, migliore sarà il risultato ma bisogna considerare che ci sono alternative valide che possono avere una sponsorizzazione peggiore e quindi non apparire in cima ai risultati di ricerca.

È bene utilizzare i portali aggregatori, che mettono a confronto i prezzi trovati sulla rete. Sono siti che fanno lo stesso lavoro che può essere effettuato a mano ma offrono un servizio automatico di confronto diretto per beni e informazioni omogenee.

Approfondire sempre le informazioni sul prodotto

Come per ogni ambiente pubblicitario, si tende a magnificare le caratteristiche di un prodotto o di un servizio. È una regola che serve per sopravvivere e con la quale bisogna fare i conti.

I portali di qualità, oltre alle schede pubblicitarie, spesso scritte da esperti della materia, mantengono sempre attivi blog. Sono approfondimenti in base alle richieste del pubblico e periodicamente vengono pubblicate per rispondere a tutti in un solo colpo.

Poi c’è il blog vero e proprio, dove gli utenti parlano della loro esperienza e si confrontano con gli altri. Questo meccanismo è un feedback attivo. Ce ne è anche uno più passivo che è quello delle recensioni.

Vanno un po’ filtrate perché in alcuni casi chi si lamenta non ha ben capito come funziona il servizio o l’oggetto che ha acquistato, ma in generale quelle non troppo estreme sono un’ottima fonte per capire che cosa si ha davanti e se ne vale la pena.