come funzionano i condizionatori

Come funziona un condizionatore

Con l’arrivo del caldo estivo, avere un condizionatore all’interno delle proprie case, specialmente nelle grandi città dove il calore naturale si somma alla cappa dovuta alla concentrazione di individui, è sicuramente una scelta, se non necessaria, sicuramente molto amata da un numero sempre crescente di persone.

In questo articolo, andremo a vedere come funziona un condizionatore nei suoi componenti e nel suo meccanismo interno.

Funzionamento climatizzatore: i principi fisici dei liquidi

Un condizionatore è una macchina che utilizza determinati principi fisici dei liquidi per poter abbassare la temperatura e ridurre il livello di umidità degli ambienti. Il principio fisico, sfruttato dai condizionatori, è il seguente: un qualsiasi fluido, quando passa dallo stato liquido allo stato gassoso (in chimica: evaporazione) assorbe calore dall’ambiente circostante e di conseguenza lo raffredda; viceversa, quando il fluido passa da uno stato gassoso ad uno stato liquido (condensazione), cede il calore agli ambienti, riscaldandoli.

Questo principio della termodinamica è alla base del meccanismo di funzionamento dei condizionatori. Osservandoci, noteremo che il corpo umano è la prima macchina “biologica” a mettere in pratica quanto appena detto, almeno per quanto riguarda la parte del raffreddamento: se sentiamo troppo caldo, infatti, sudiamo e cediamo calore all’esterno (attraverso l’acqua che evapora contatto con l’aria, dalla superficie della nostra pelle), rinfrescandoci.

Com’è fatto un condizionatore?

Un condizionatore è composto da due unità che lavorano simultaneamente: una istallata sulle pareti esterne degli edifici, il motore che avvia il processo, ed una interna, chiamata comunemente “split”, la parte che conclude il processo, immettendo aria fredda (o calda a seconda delle esigenze) all’interno degli ambienti. Esistono diverse tipologie di unità interne di condizionatori:

  • Installate al muro;
  • Portatili;
  • Canalizzate (sistema per il trattamento dell’aria che utilizza griglie al posto degli split).

Funzionamento dei condizionatori: processo per riscaldare e rinfrescare l’ambiente

A differenza del nostro corpo, la maggior parte dei condizionatori non utilizzano l’acqua, ma un tipo diverso di fluido refrigerante: il gas frigorifero R410A, una miscela di due gas, R32 e R125, particolarmente sicuro anche in caso di perdite (classificato come A1: non tossico e non infiammabile). Il meccanismo di funzionamento di un climatizzatore è basato sull’innalzamento e sull’abbassamento della temperatura di questo gas.

Questo svolge il fondamentale ruolo di termovettore (trasportatore di calore), che scorre all’interno di un sistema di circuiti di rame. Partendo dall’unità esterna e spingendo il gas in un compressore, si farà in modo di condensare il gas. Il liquido che ne fuoriesce scorrerà nelle tubazioni arrivando allo split e quindi nell’evaporatore, che grazie a strozzature che costringono il gas ad aumentare di pressione e poi espandersi velocemente, permetterà al liquido di evaporare, rinfrescando gli ambienti. La brusca decompressione produce un abbassamento di temperatura repentino che sottrae calore all’ambiente. Il gas refrigerante evapora a temperature molto basse, comprese tra i -41° e i -51°.

Nella modalità invernale, quando invece si ha bisogno di riscaldare, il ciclo è perfettamente identico, ma invertito (sistemi dotati di pompa di calore). I condizionatori a pompa di calore prendono l’aria dall’esterno e dopo averne innalzato la temperatura (grazie all’energia elettrica), fanno in modo che quest’ultima confluisca in casa.

Quanti tipi di condizionatori ci sono?

Esistono vari tipi di condizionatori che si differenziano tra di loro per delle specifiche caratteristiche:

  • Condizionatore portatile: si tratta di un dispositivo trasportabile, al quale va collegato un tubo che espelle il calore verso l’esterno (tramite un foro sulla parete o anche semplicemente tramite una finestra);
  • Condizionatore classico on-off: con potenza da impostare manualmente. Rappresenta le prima tipologia di condizionatore comparsa in commercio;
  • Condizionatore ad inverter: secondo i tecnici del servizio di installazione condizionatori Milano, questo risulta essere il maggiormente diffuso. Basta impostare la temperatura, ed una volta raggiunta, la macchina si autoregola in autonomia allo scopo di mantenerla sempre stabile;
  • Condizionatore idrosplit: funziona ad acqua e non prevede necessariamente un’unità esterna, è più rumorosa rispetto al condizionatore a vapore gassoso. Risulta essere la soluzione ideale per i palazzi storici, sui quali non è permesso fare interventi murari invasivi.

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