moda sostenibile

Moda etica e sostenibile, in tutte le forme

Negli ultimi anni la moda sostenibile sta diventando una realtà sempre più concreta poiché oggi si ha maggiore consapevolezza dell’inquinamento derivante dalla filiera dell’abbigliamento e della necessità di cambiare. La moda sostenibile ha come obiettivo la tutela dell’ambiente, dell’uomo e del mondo animale e cerca concretamente di muoversi in questo modo già nelle varie fasi di lavorazione: dalla ricerca dei materiali, dalla produzione fino alla vendita.

Dall’inquinamento allo sfruttamento animale

L’industria della moda è la seconda al mondo nella produzione di effetto serra, di quantità di gas e per l’- emissione di anidride carbonica. A questi dati, vanno ad aggiungersi anche gli atteggiamenti scorretti dei consumatori che acquistano in modo frenetico. Inoltre gli animali, diventano protagonisti di un massacro terribile per la produzione e commercializzazione di capi vestiari in seta, cuoio/pelle, lana e pelliccia.

La moda sostenibile nelle sue forme

La moda sostenibile ci propone varie soluzioni per muoverci e scoprire la sostenibilità, per tutelare l’ambiente, i lavoratori e gli animali. Ci sono vari modi per fare moda nella moda sostenibile: il cruently free, la moda etica, la moda ecologica e la moda ecosostenibile.

Cruently free e la moda etica

Nei marchi cruently free viene escluso il materiale di origine animale ed è sostituito con quello alternativo quali la similpelle, il pile, la flanella; il velluto e la ciniglia l’acrilico, il cotone biologico; il Plumtech, le pellicce sintetiche e il BioSteel.

La moda etica è un’altra fetta del sistema sostenibile e si occupa dello sviluppo sociale e della sostenibilità ambientale dei diritti e delle condizioni di lavoro della manodopera impiegata.

La moda etica vuole garantire la riduzione del consumismo sostenendo l’economia locale e delle piccole comunità rurali.

La moda ecologica ed ecosostenibile                                                                      

La moda ecologica nella sua produzione utilizza fibre biologiche e tessuti quali il cotone biologico, la canapa, il lino o il bambù; crede nel riciclo ricavato ad esempio dalle bottiglie di plastica e nel riutilizzo degli abiti ottenendo capi nuovi da quelli vecchi.

Anche le piccole aziende italiane e i grandi brand hanno finalmente sposato l’idea del sostenibile, mettendo sul mercato capi che sostengono la moda ecosostenibile. Nei processi produttivi eco-friendly” vengono utilizzate materie prime naturali, i tessuti vengono riciclati cioè trasformati in qualcosa di nuovo o dello stesso valore. Nella moda ecosostenibile vengono anche rigenerati, vale a dire vengono riutilizzati scarti e rifiuti senza averli distrutti per realizzarne uno di maggior valore.

Cambiamo il nostro modo di pensare grazie alla sostenibilità

L’unico modo per comportarci in modo sostenibile è muoversi in un’economia circolare, la sostenibilità in modo concreto: è un cerchio nel quale i materiali continuano a girare, senza mai perdere la loro utilità.

Anche il consumatore deve dare un grosso contributo seguendo questi piccoli passaggi:

  • non fare troppi lavaggi dei propri vestiti;
  • evitare di seguire le mode;
  • prolungare la durata dei propri capi e se rovinati, riaggiustarli;
  • comprare di seconda mano quando è possibile; acquistare capi ecologici;
  • donare e riciclare
  • raddoppiando l’uso dei nostri vestiti da un anno a due anni per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.

La moda sostenibile può essere una realtà che ciascuno di noi può applicare nella propria vita, ci insegna ad essere migliori e ad educarci alla bellezza.